martedì 26 febbraio 2013

New Avengers #01-#03


Ennesima testata recante il nome "Avengers" che sfrutta la popolarità conquistata grazie al fortunato film di Whedon. Che poi un paio di anni fa si sarebbe chiamata "Illuminati" è un altro conto (visto che al momento è incentrata sul gruppo di supereroi che segretamente governa e protegge il mondo) ma vabbè...

Hickman, talentuoso scrittore impegnato ed impegnativo, riprende il tema della "ragione di stato" o, se vogliamo esprimerlo in termini più nerd, quello espresso da Spock nel secondo film di Star Trek "L'ira di Khan"

"Le esigenze di molti contano più di quelle di pochi".


... o qualcosa del genere. Insomma: dove vi spingereste per difendere quel che amate?
Per sintetizzare la trama: il multiverso è al collasso per ragioni che non sappiamo ancora bene, Mr Fantastic con una spiegazione delle sue ci spiega che le varie versioni alternative della terra stanno collassando su sé stesse e per salvare la propria terra sarà, probabilmente, necessario distruggerne un'altra.

Qualcuno ha detto Fringe?

Ovviamente la soluzione non piace a nessuno dei nostri eroi ma sono tutti più o meno pragmatici e sono pronti a uccidere 6/7 miliardi di persone per poterne salvare altrettante. Ovviamente Capitan America non è d'accordo, non può essere d'accordo. Il tutto disegnato dal sempre ottimo Steve Epting che forse impressiona poco quelli che cercano tavole roboanti, superdinamiche e dall'impaginazione complessa ma che è uno dei migliori storyteller in circolazione. Sebbene a mio parere non raggiungerà mai più i vertici espressi dal connubio con Tom Palmer negli anni 90.
Comunque Hickman giostra bene le carte che ha in mano dandoci dei bei personaggi che interagiscono in maniera efficace e drammatica, l'unica pecca è che tutto sa di "già visto". Ho già citato Fringe ma è anche clamorosa la similitudine tra il trattamento che il Dr. Starnge riserva ad un riluttante Capitan America e quella che Brad Meltzer fece applicare da Zatanna su Batman durante Identity Crisis

Nonostante tutto però rimane una buona lettura. Da leggere quando arriverà in Italia.

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